Logistica industriale: un collo di bottiglia o un’opportunità per crescere?

Prosegue la serie “Le carte del digitale”, e oggi esploreremo il tema della logistica industriale, giocando appunto la “carta della logistica”. Usare questa carta significa riorganizzare i flussi logistici e introdurre specifiche tecnologie che possano aiutare un’azienda a ottimizzare tre aspetti principali, molto cari e caldi a ogni azienda manifatturiera: lo stoccaggio di materiale, il processo di picking per la preparazione degli ordini e la gestione dell’inventario.

Prima di capire quale possa essere il vostro asso nella manica per ottimizzare i flussi all’interno della vostra azienda, occorre chiarire cosa si intende per logistica industriale. La Logistica è il sistema che si occupa della gestione e coordinazione del flusso di beni e informazioni all’interno di un’azienda. Questo processo include la pianificazione, l’organizzazione e il controllo delle attività di movimentazione e immagazzinamento. Dalla fonte di approvvigionamento, passando per la trasformazione del prodotto, fino alla consegna, tutto deve essere coordinato in modo efficiente.

Spesso la logistica viene confusa con la Supply Chain. La Supply Chain gestisce l’intera catena di fornitura, mentre la logistica si concentra sui flussi interni all’azienda. In sostanza, possiamo considerare la logistica come una sezione specifica della Supply Chain, fondamentale per allineare input e output. La velocità e precisione in questo allineamento sono essenziali per ridurre i costi e migliorare l’efficienza aziendale.

L’innovazione gioca un ruolo chiave per rendere questi allineamenti più efficienti, poiché le attività di movimentazione e stoccaggio, pur necessarie, non aggiungono valore diretto al prodotto dal punto di vista del cliente. Secondo i principi della Lean, eliminare queste attività sarebbe l’ideale, ma non essendo possibile, è fondamentale ridurne al minimo l’impatto.

Cosa vuol dire logistica industriale?

La logistica industriale è la gestione del flusso dei materiali e della strumentazione necessaria al processo produttivo lungo tutte le fasi di trasformazione. Dallo stoccaggio delle materie prime fino al picking del prodotto finito per la spedizione degli ordini, ogni passaggio richiede efficienza e coordinazione.

Un esempio pratico e diffuso di come migliorare l’efficienza nei rapporti con i fornitori è l’adozione di soluzioni Kanban, spesso utilizzate per prodotti di classe C, come bulloneria e viteria. Questi sono prodotti a basso costo unitario, ma fondamentali per il processo produttivo. Il sistema Kanban prevede l’uso di due contenitori: quando uno viene svuotato, il fornitore è già pronto a rifornire lo scaffale grazie alla digitalizzazione del processo.

In questo modo, è possibile:

  • Reagire rapidamente alle oscillazioni del fabbisogno;
  • Garantire forniture sicure;
  • Ridurre le scorte di magazzino;
  • Impiegare meno capitale.

Le etichette Kanban, spesso dotate di codici a barre, assicurano una gestione precisa e automatizzata del flusso dei materiali. 

Sul fronte della spedizione, l’uso di RFID è sempre più diffuso per velocizzare l’identificazione dei prodotti e gestire meglio il picking.

Oltre alle tecnologie RFID, stiamo assistendo a una crescente diffusione di sensori IoT (Internet of Things) nei magazzini, che permettono un monitoraggio continuo delle condizioni ambientali e dei livelli di stock in tempo reale. Questi sensori comunicano direttamente con i sistemi di gestione del magazzino (WMS), consentendo un controllo dinamico delle risorse e migliorando la tracciabilità dei materiali lungo tutta la catena di fornitura interna.

L’automazione dei magazzini genera benefici come:

  • Riduzione dei tempi di lavoro degli operatori;
  • Miglioramento del controllo della distribuzione;
  • Lettura istantanea dei prodotti;
  • Processi di inventario più rapidi e accurati.

Lo stoccaggio e il picking: attività senza valore aggiunto

Uno degli errori più comuni quando si avviano progetti di digitalizzazione è non avere una chiara standardizzazione dei flussi di lavoro e del valore che ognuno di essi crea per l’azienda. Facciamo quindi un focus su due fasi core del mondo della logistica: lo stoccaggio del materiale in ingresso e il picking per la preparazione degli ordini. Vengono comunemente considerate delle attività che assorbono valore, vengono quindi visti come dei costi.

Ridurre l’assorbimento di valore di queste due fasi, significa ridurre il tempo impiegato per eseguirle, ridurre gli errori e ottimizzare i percorsi.

Un altro aspetto critico riguarda il coinvolgimento del personale. Spesso si riscontra un gap generazionale, dove l’esperto magazziniere è in grado di gestire le movimentazioni in modo intuitivo, ma non sistematico. Coinvolgere la sua esperienza nel processo di digitalizzazione è fondamentale, poiché se le nuove tecnologie non lo aiutano concretamente, non verranno utilizzate.

Come la digitalizzazione trasforma la gestione del magazzino

La digitalizzazione in azienda, soprattutto in logistica, ha come obiettivo principale la condivisione dei dati, superando il concetto di competenze individuali per facilitare una collaborazione sistematica.

Un esempio interessante è l’uso di magazzini automatici. Le soluzioni di stoccaggio verticali automatizzate permettono di guadagnare spazio, risparmiare tempo e migliorare l’efficienza. Questi sistemi seguono il principio “merce all’uomo”: l’operatore non deve più muoversi attraverso il magazzino, poiché la merce viene portata direttamente nella baia di prelievo, riducendo al minimo le operazioni manuali.

Questa soluzione non solo velocizza i processi, ma riduce anche il rischio di errori umani. In particolare i magazzini automatici verticali consentono di ottimizzare l’utilizzo dello spazio, incrementando la capacità di stoccaggio di circa il 60% rispetto a un magazzino tradizionale. Inoltre, la possibilità di personalizzare le baie di prelievo permette di adattare il sistema alle esigenze specifiche di ogni azienda.

Oltre a ciò, tecnologie come i WMS (Warehouse Management System), i carrelli AGV (Automated Guided Vehicle) e i sistemi RFID stanno trasformando la gestione del magazzino, rendendolo più preciso e meno dipendente dall’intervento umano.

La gestione degli inventari: un equilibrio delicato tra disponibilità e costi

Il terzo aspetto da approfondire nel macro-processo della logistica è la gestione degli inventari. La gestione delle scorte è infatti uno dei problemi più complessi in logistica. Se le scorte sono superiori al necessario, si immobilizza capitale inutilmente; se sono inferiori, si rischia di non soddisfare il cliente. Qui entra in gioco l’importanza di prevedere correttamente la domanda.

Un buon sistema di gestione degli inventari deve bilanciare la disponibilità dei prodotti con i costi operativi, sfruttando al meglio i dati per minimizzare i rischi e massimizzare l’efficienza. Oltre ai sensori IoT già menzionati, esistono strumenti avanzati di analisi predittiva che, combinati con l’intelligenza artificiale, aiutano a prevedere le necessità di rifornimento, prevenendo sia l’eccesso di scorte che la mancanza di disponibilità di prodotti chiave.

Gioca la carta AI nel tuo magazzino

L’intelligenza artificiale non è una sfera di cristallo, ma può essere un alleato prezioso nell’estrapolazione di informazioni dai dati. Se alimentata con dati di qualità, l’IA può offrire previsioni affidabili che migliorano l’efficienza e la reattività del magazzino.

Ad esempio, l’IA può essere utilizzata per analizzare i dati storici delle vendite e prevedere picchi di domanda, ottimizzare i percorsi di picking o automatizzare gli ordini di ri-approvvigionamento. Queste tecnologie possono essere testate in periodi pilota, utili a valutarne l’affidabilità e l’efficacia, riducendo il rischio di errori e ottimizzando il capitale impiegato.

Un’applicazione concreta dell’IA può essere l’ottimizzazione delle scorte, che permette di determinare con precisione quando ordinare materiali per mantenere le scorte a livelli ottimali. Altre applicazioni includono l’ottimizzazione dei percorsi interni del magazzino per migliorare l’efficienza del picking e l’utilizzo di droni e robot per gestire gli spostamenti di piccoli carichi all’interno del magazzino.

Adottare soluzioni digitali avanzate non solo migliora l’efficienza interna, ma può diventare una leva strategica per competere sul mercato. Le aziende che investono in tecnologie innovative per la logistica sono in grado di rispondere più velocemente alle esigenze dei clienti, ridurre i costi operativi e aumentare la precisione nella gestione degli ordini.

In un mercato globale sempre più competitivo, la capacità di ottimizzare i flussi logistici interni può fare la differenza tra un’azienda leader e un’azienda che fatica a tenere il passo con i concorrenti. La digitalizzazione offre strumenti che permettono di anticipare le tendenze, reagire rapidamente ai cambiamenti e soddisfare le aspettative sempre più elevate dei clienti.

 

Oddone Marenco